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giovedì 30 agosto 2007

AAA Ricercatori lituani cercansi

Quando si parla di fuga dei cervelli spesso ci si appella in modo qualunquistico alla complessità dei problemi della ricerca per attenuare le responsabilità e confondere le acque. Tra questi problemi ce n'è uno tanto evidente da essere quasi ignorato: la totale inadeguatezza degli stipendi dei ricercatori nel nostro Paese.
Cito dal blog "Made in Italy" dell'amico Marco Cattaneo de Le Scienze una serie di cifre molto interessanti a questo proposito.
"12.337 sono gli euro lordi del salario d’ingresso di un ricercatore in Italia, vale a dire di un giovane con 0-4 anni di esperienza che usufruisce di una borsa di dottorato o post-doc. Poi, spesso, i quattro anni diventano pure sette o otto, con borse o contratti che affogano nel precariato più cupo.
E adesso diamo i numeri degli altri: un “neo-ricercatore” guadagna (sempre al lordo) 51.399 euro in Norvegia, 42.528 in Danimarca, 39.599 in Svizzera. Ma anche se abbandoniamo questi paradisi e ci confrontiamo con paesi più vicini a noi sono sempre: Austria, 35.836 euro; Francia 28.191; Gran Bretagna, 24.607; Germania 24.515. Ci supera anche la Spagna (dove però il potere d’acquisto degli stipendi è un tantino più alto…), con 13.988 euro all’anno. E ce la battiamo con Grecia (12.112), Lituania (10.478) e Repubblica Ceca (9.881)".
Auguriamoci almeno di fare il pieno di ricercatori dalla Lituania e dalla Repubblica Ceca...