Ieri sera, durante la presentazione del libro nella biblioteca comunale di Perdasdefogu (ottima iniziativa in un paese di appena 2 mila abitanti che da alcuni anni ha un'intensa vita culturale), si è parlato anche del costo dei ricercatori che lasciano l'Italia. Sul tema, il 29 gennaio 2007, nel blog del Forum PA, compariva un'acuta riflessione. La riportiamo sotto (nel titolo il link al sito originale).
Quanto costa la fuga dei cervelli
Ogni anno trentamila ricercatori formatisi in Italia emigrano all'estero in cerca, non di fortuna, ma semplicemente di una condizione lavorativa decente. Questa "fuga" ha un costo calcolato attorno agli 8 miliardi di euro l'anno, senza contare i danni per l'Università che perde gran parte della propria capacità di produrre innovazione e conoscenza. Proprio per arginare questa situazione drammatica i precedenti governi erano intervenuti a più riprese con una serie di provvedimenti tesi al "rimpatrio dei cervelli italiani". Stando alle statistiche dell'ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani), però, questi interventi hanno giovato ben poco al mondo della ricerca italiana, permettendo il rientro solo di 466 riceratori, molti dei quali, oggi, sono nuovamente costretti a ripartire verso condizioni lavorative ed economiche migliori.
L'importo della borsa di dottorato, infatti, fissato nel 2000 non arriva ai 1000 euro netti mensili, tanto che l'ADI si è fatta portatrice di una proposta di legge per innalzarla a 1000 euro.
Viene da domandarsi come mai in una società in cui si parla di innovazione e di sviluppo come le leve su cui investire per aumentare la competitività, chi porta avanti queste attività viene penalizzato in maniera così evidente.
Se stai iniziando un dottorato di ricerca, o sei tentato di farlo questa guida fa per te. Se sognavi di fare il filosofo, il letterato o lo scienziato ed ora vivi nello scantinato del tuo dipartimento 24 ore al giorno e vorresti un’ora d’aria, anche. Se poi sogni di partire a spese dell’università verso mete esotiche per partecipare ad un convegno, potrebbe essere ancora questa la guida giusta. Se invece arrivando alla fine ti dovessi sentire preso in giro, allora non sorprenderti. Il dottorato funziona così.
(Dall'introduzione alla "Guida di sopravvivenza al Dottorato di Ricerca")
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