martedì 24 luglio 2007

Diventare ricercatrici: ci crede solo il 18% delle studentesse

Diventare ricercatrici: ci crede solo il 18% delle studentesse
Nel nostro Paese le pari opportunità stentano a decollare. E il mondo della ricerca non fa eccezione. L'Istituto per le ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr mette in evidenza un dato: il 18 per cento delle studentesse è convinto che le donne siano portate per la ricerca. Lo studio, nell'ambito del progetto DIVA - Science in a Different Voice http://www.irpps.cnr.it/diva - per sensibilizzare i giovani alle carriere scientifiche, ha considerato più di 2.000 studenti delle superiori. Tra le città campione anche Sassari.
La demografa del Cnr Palomba: "Il problema esiste, lavoriamo per superare pregiudizi"
Ricerca, se le ragazze rinunciano "Ma io non sono all'altezza..." di TULLIA FABIANI, REPUBBLICA (23 luglio 2007)

La prima domanda è: quanto si guadagna? E la fanno maschi e femmine, senza distinzione. La seconda però già fa la differenza: "Secondo lei io posso fare il fisico teorico?". Le ragazze chiedono se sono all'altezza, se hanno la capacità, se lo meritano. I ragazzi, nella maggior parte dei casi, non si pongono il problema e ci provano comunque. L'approccio al mestiere di ricercatore si presenta come una questione di genere; è una specie di vocazione nell'immaginario femminile, una scelta professionale (né più né meno) per i ragazzi. A rendere questa visione di disparità è un'indagine che ha interessato 43 scuole italiane. [SEGUE...]

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