In tema di ricerca e fughe di cervelli segnaliamo tre interventi pubblicati su IN SARDEGNA.EU
Il rientro dei cervelli e la messa a sistema delle risorse umane all'estero, di Silvio Porcu (4 luglio 2007) Il "rientro" nell'isola dei cervelli formati in Italia e all'estero grazie alle politiche regionali finalizzate alla formazione ed alla messa a sistema di capitale umano altamente qualificato, specie nei settori strategici per lo sviluppo socio-economico della nostra regione, è la chiave di volta che sorregge la scommessa dell'attuale amministrazione regionale sulle risorse immateriali per lo sviluppo e sull'economia della conoscenza prospettata a Lisbona.
Sulla ricerca perduta, di Alessandro Mongili (15 giugno 2007) L'articolo del prof. Gessa ha il pregio di mettere in luce l'importanza di una politica dell'innovazione tecnoscientifica in Sardegna. In esso però si fa solo cenno al maggiore soggetto di questa politica, le Università sarde e gli altri (e minori) Enti di ricerca. Un attore che strategicamente è stato molto più importante di quello politico che, come il prof. Gessa fa notare, a lungo è stato assente.
Alla ricerca della ricerca perduta, di Gian Luigi Gessa (2 giugno 2007) Il magnete per attirare le imprese più sane e dinamiche sono i giovani ricercatori altamente qualificati e motivati. Per formarli c'è il programma Master and Back, ma far tornare in Sardegna i migliori non è facile. Questo importante problema è affrontato nel progetto di legge sulla ricerca scientifica che verrà discusso in Consiglio Regionale nei prossimi mesi.
3 commenti:
Io sto facendo la tesi di dottorato sulla valutazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali, tra cui Master and Back. E posso dire che ben poco si sta facendo per il rientro dei cervelli, non solo i ricercatori, ma anche tanti altri professionisti
Quando finisci la tesi puoi farcene avere copia?
Grazie
Andrea Mameli
Molto volentieri,piu' vado avanti piu' sono convinta che Master and Back sara' inefficace.
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